mercoledì 27 ottobre 2010

Lettera aperta a Fabio Fazio sull'intervista a Marchionne

Pubblichiamo volentieri l'email che una nostra delegata Fiom di HP ES, Anna Maria Fasoli, ha inviato a Fabio Fazio dopo l'intervista a Marchionne a "Che tempo che fa" di domenica scorsa. 


Gentilissimo Fabio
seguo, abbastanza costantemente, la sua trasmissione "Che tempo che fa". E purtroppo, devo dire, ho visto la puntata di ieri con ospite il padre di tutti i metalmeccanici d'Italia:Marchionne.

Sono rimasta assolutamente allibita da come è stata condotta la sua intervista.

Che da Marchionne e soprattutto dalla sua bocca uscisse fuori quello che tutti abbiamo ascoltato non mi sorprende. Oggi tutti i giornali hanno avuto modo di commentare.

Le sue offese a tutti i lavoratori primi quelli della Fiat, la sua arroganza di imprenditore italiano che fino ad oggi si è riempito le tasche, le sue, con incentivi, rottamazione, cunei fiscali e che oggi parlando di una crisi di confronto con gli altri paese e dei diversi modelli di sviluppo ne scarica tutte le responsabilità sui lavoratori metalmeccanici e sui conquistati diritti dei lavoratori, non mi hanno meravigliato.

Quello che ieri è stato insopportabile è stato il suo modo di condurre l'intervista a Marchionne.
Le consiglio vivamente di informarsi bene su cosa contiene il testo che Marchionne ha presentato FORZATAMENTE (o questo o nulla) alle organizzazioni sindacali e che solo alcune, la Fim, la Uilm, l'Ugl hanno siglato e presentato ad un referendum RICATTO ai lavoratori di Pomigliano.

Lei ha parlato solo della riduzione delle pause previste durante le giornate degli operai che lavorano sulla catena di montaggio.

Pensa davvero che un' organizzazione sindacale come la Fiom-Cgil si sarebbe ribellata con tanta forza a quel testo se si riferiva solo a questo?

Pensa davvero che i lavoratori di Pomigliano D'Arco avrebbero votato no ad un testo che si riferiva solo a questo?

Lei era obbligato ad essere informato e come tale a rendere noto al numeroso pubblico che la segue tutte le questioni che quel testo contiene, che violano prima di tutto la salute dei lavoratori che operano sulla catena di montaggio e poi, non secondi, i diritti indisponibili dei lavoratori tutti, non solo quelli metalmeccanici, come il diritto di sciopero.

Lei era obbligato a farlo e non l'ha fatto.

Perché non ha chiesto a Marchionne perché il suo progetto parte solo dal 2012 e quindi perché non ha chiesto di conseguenza che garanzie occupazioni da ai lavoratori di Fiat fino al 2012?

Perché non ha chiesto a Marchionne che fine farà Termine Imerese?

Perché non ha chiesto a Marchionne in che modo e grazie a quale norma Europea ha potuto aprire gli stabilimente in Polonia?

A spese di chi? E a spese di chi oggi a Pomigliano D'Arco i lavoratori sono ancora in cassa integrazione?
Perché non ha chiesto perché dei lavoratori, rappresentanti sindacali, licenziati ingiustamente dalla Fiat come sentenziato dai giudici del lavoro non possono tornare ad essere operativi nelle fabbriche?

Io non sono una lavoratrice della Fiat. Ho seguito con attenzione tutta la vicenda. Sono però una lavoratrice metalmeccanica che guadagna molto molto meno di Marchionne e che si rifiuta di sentire dire ad una persona come Marchionne che lui è un metalmeccanico.

Stiamo in una crisi globale per colpa di un modello di sviluppo che è fallito ed i responsabili non sono certo i lavoratori.

Quando chiederemo conto a coloro che hanno prodotto questo dissesto economico, che poi è dissesto sociale ed ecologico?

Lei ieri ha perso una bella occasione per fare una buona informazione.
Lei ieri si è adeguato!


Anna Maria 

PS: Sul sito di Micromega c'è un appello di Giorgio Cremaschi: "Fazio porti a 'Che tempo che fa' anche i tre operai licenziati dalla Fiat". Firmate l'appello!
Oppure chiunque di voi può mandare alla redazione di "Che tempo che fa" (raitre.chetempochefa@rai.it) una mail con Oggetto:  Posta per la Redazione programma. Propongo di mandare mail con il seguente oggetto: "Dopo Marchionne sulla questione Fiat chiediamo sia invitato Maurizio Landini Segretario Generale della Fiom"

mercoledì 20 ottobre 2010

Foto della manifestazione del 16 ottobre

E' stata una grande giornata di democrazia. 
Una piazza immensa, per il lavoro, la dignità, i diritti, la democrazia, la legalità e il contratto. Una manifestazione bellissima e pacifica. 
Grazie a tutti per la vostra partecipazione.
Di seguito alcune foto del corteo.