giovedì 8 ottobre 2009

Venerdì 9 ottobre sciopero generale di 8 ore dei metalmeccanici della Fiom

VENERDÌ 9 OTTOBRE 2009 Sciopero generale di 8 ore per tutti i metalmeccanici. La mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici è lo strumento necessario PER:
1)impedire la realizzazione di un accordo separato che snatura il ruolo del Ccnl, produce divisione, peggiora le condizioni e i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori;
2)ottenere il blocco dei licenziamenti a difesa dell’occupazione, qualificando ed innovando il nostro sistema industriale, impedendo così che la crisi ricada solo sulla testa delle lavoratrici e dei lavoratori;
3)estendere gli ammortizzatori sociali a tutte le forme di lavoro e realizzare un piano straordinario di formazione professionale e per la sicurezza sul lavoro;
4)sospendere l’applicazione dell’accordo separato sulle regole contrattuali; ottenere un adeguato incremento salariale e richiedere la detassazione degli aumenti del Ccnl;
5)conquistare il diritto democratico per rendere validi gli accordi e le piattaforme solo se approvati tramite referendum dalla maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori interessati

Sappiamo bene che proclamare uno sciopero generale nel pieno di una crisi economica e sociale senza precedenti significa chiedere ai metalmeccanici un grande sacrificio.
Ma piegare la testa, significa solo far passare il disegno di Federmeccanica e del Governo che, attraverso la distruzione del contratto nazionale e del diritto alla contrattazione collettiva, pensano di poter realizzare un doppio obiettivo: oggi far pagare la crisi ai lavoratori con i licenziamenti e le ristrutturazioni e domani, quando la crisi sarà finita, avere mano libera sulla condizione lavorativa
delle persone.
La scelta di Federmeccanica di respingere sia la piattaforma che la proposta alternativa all’accordo separato avanzata dalla Fiom (che unifica la difesa dell’occupazione del contratto tramite il blocco dei licenziamenti e una soluzione transitoria sul salario) è un atto arrogante verso i lavoratori, grave ed irresponsabile.
Per l’insieme di queste ragioni consideriamo necessaria una reazione e una mobilitazione dei metalmeccanici. Mai come in questo momento la difesa del lavoro e dell’occupazione si realizza anche difendendo e rafforzando il Contratto nazionale di lavoro che sancisce diritti e trattamenti uguali per tutte le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici d’Italia.
CORTEO E MANIFESTAZIONE INTERREGIONALE A ROMA
Concentramento alle 9,30 a Piazzale Flaminio e corteo fino alla sede Rai in Viale Mazzini

3 commenti:

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

Bravi tutti e Viva Roberta le cui parole dal palco mobile hanno fatto eco in tutta Italia.
Complimenti per il nuovo blog.

Unknown ha detto...

COMMENTI DA UNO CHE PER MESTIERE SCRIVE OBIETTIVI

Io riformulerei gli obiettivi per rendere la comunicazione più efficace:
1)impedire la realizzazione di un accordo separato
-- senza la pappardella:" ...che snatura, etc": aggiungere la giustificazione dell'obiettivo (a) rende la frase più prolissa e pomposa(b) fa sembrare che avete la coda di paglia, "excusatio non petita..."
2)ottenere il blocco dei licenziamenti
-- senza "a difesa dell'occupazione, etc.", stesso commento dell'obiettivo 1
3)Questo obiettivo lo spezzerei in tre obiettivi separati
"
3)estendere gli ammortizzatori sociali a tutte le forme di lavoro
4) realizzare un piano straordinario di formazione professionale
5) avviare immediatamente un piano a lungo termine per la sicurezza sul lavoro
"
- su quest'ultimo punto (nuovo obiettivo 5), il piano sulla sicurezza sul lavoro mi sembra una cosa non transitoria, come indicato da "straordinario", piuttosto mi sembra una cosa da fare sempre a partire da oggi
6)Scriverei così: "Sospendere l’applicazione dell’accordo separato sulle regole contrattuali, per ottenere un incremento salariale e la detassazione degli aumenti del Ccnl"
-- ma siamo sicuri che le persone con cui tratti la sospensione dell'accordo (azienda? ministero del lavoro?) sono le stesse con cui tratti la detassazione (ministero dell'economia?)? Se sono enti diversi, farei due obiettivi diversi
7) Conquistare il diritto democratico per rendere validi gli accordi e le piattaforme solo se approvati tramite referendum dalla maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori interessati
--siamo sicuri di volere questo punto? Tante volte la CGIL fa valere il suo peso anche quando non ha la maggioranza della rappresentanza sindacale o dei lavoratori; e poi si introduce un altro passaggio (il referendum) che rallenta il tutto e si presta a manipolazione da parte dell'azienda (tipo offire benefici solo a una minoranza di lavoratori che rappresentano l'ago della bilancia). Io mi limiterei a insistere che la rappresentanza sindacale venga sempre eletta con metodo democratico.

Ciao,
Giuliano