venerdì 18 dicembre 2009

Sciopero e manifestazione dei lavoratori delle installazioni telefoniche

- per la spendibilità immediata del miliardo di euro, programmato per lo sviluppo della banda larga di nuova generazione, investimento che produce vari effetti benefici, compreso la creazione di 50.000 posti di lavoro come stimato dalle fonti del governo.
- per la convocazione di un tavolo di confronto presso la Presidenza del Consiglio con tutti i soggetti: sindacati dei lavoratori, gestori telefonici e imprese delle installazioni, istituzioni interessate, per affrontare i temi e problemi del settore.
- per dire basta alle gare al massimo ribasso di Telecom che distruggono la rete tradizionale, depauperano un patrimonio di ricerca e professionalità presenti nelle imprese primarie del settore e destrutturano polverizzano le imprese, producendo disoccupazione e ricorso improprio agli ammortizzatori sociali.
per contrastare i tagli occupazionali e del salario che le imprese del settore delle installazioni telefoniche tentano ulteriormente di attuare;
- per chiedere maggiori controlli, da parte dei vari enti preposti, alle imprese e nei cantieri, per garantire sicurezza sul lavoro, piena legalità nelle attività, nell'applicazione delle norme contrattuali e contributive. Basta ignorare l'evidenza.
- per chiedere all'Autorità garante delle comunicazioni e al Governo di garantire un pari accesso al servizio a tutti i cittadini, riducendo il digital divide nel paese; chiediamo di rendere spendibile il canone di circa 6 miliardi pagato dagli abbonati a Telecom per la manutenzione, sviluppo della rete e utilizzato in larga parte, per pagare i dividendi agli azionisti, ridurre il debito, frutto anche di vere e proprie scorribande nella gestione.
CONTINUA LA MOBILITAZIONE DEL SETTORE DECISE DALL'ASSEMBLEA NAZIONALE
A SOSTEGNO DEI PUNTI RIASSUNTI NEL DOCUMENTO DEL 22 SETTEMBRE 2009

martedì 1 dicembre 2009

1° dicembre sciopero dei lavoratori Multivendor Service contro i 31 licenziamenti

Multivendor Service. Roberta Turi (Fiom Roma) “Domani 1° dicembre indette ulteriori 4 ore di sciopero con presidio davanti alla sede di Ibm, contro le chiusura della sede romana e i licenziamenti.” I lavoratori: “Non siamo rifiuti da smaltire”

“La Fiom Cgil di Roma Sud ha proclamato per il primo dicembre un nuovo sciopero di 4 ore dei lavoratori Multivendor Service, con presidio davanti alla sede IBM di Roma in via Sciangai, a partire dalle 8. I lavoratori porteranno al presidio uno striscione con la scritta IBM: non siamo rifiuti da smaltire e sacchetti di immondizia con il loro vecchio numero di matricola Ibm.”

“La ragione di quest'iniziativa è dovuta alla decisione dell'azienda di licenziare tutti i 31 lavoratori e di chiudere la sede di Roma. A luglio la Multivendor aveva aperto sulle sedi di Roma e Milano una procedura di cassa integrazione straordinaria a zero ore per le maggior parte dei 55 dipendenti, a fine ottobre è arrivata la comunicazione della decisione di chiudere la sede di Roma”.

“La Multivendor Service, azienda di servizi informatici, è stata di proprietà dell'Ibm fino a poco tempo fa, ma non ha mai smesso di lavorare quasi esclusivamente sulle commesse della multinazionale. Da quando, nell'aprile scorso, la Bartolini Progetti ha acquistato l'azienda, le cose hanno cominciato a precipitare. L'Ibm, infatti, ha cominciato a trasferire i suoi contratti a un'altra società, gestita da ex manager Ibm; tale società sta facendo da giorni, mentre si stanno licenziando i lavoratori della Multivendor Service, decine di colloqui per poter gestire commesse importanti come quelle con il Ministero degli Interni, la Guardia di Finanza, il Ministero Affari Esteri, con lavoratori precari e malpagati.”

“Chiediamo all'azienda di ritirare i licenziamenti e di trovare con il sindacato delle soluzioni condivise che consentano il mantenimento della sede di Roma. Il 4 dicembre è previsto l'incontro con il Ministero dello Sviluppo Economico al quale chiederemo di intervenire per impedire il licenziamento di lavoratori con competenze qualificate che da anni lavorano con professionalità su attività così importanti per il paese.”