venerdì 18 dicembre 2009

Sciopero e manifestazione dei lavoratori delle installazioni telefoniche

- per la spendibilità immediata del miliardo di euro, programmato per lo sviluppo della banda larga di nuova generazione, investimento che produce vari effetti benefici, compreso la creazione di 50.000 posti di lavoro come stimato dalle fonti del governo.
- per la convocazione di un tavolo di confronto presso la Presidenza del Consiglio con tutti i soggetti: sindacati dei lavoratori, gestori telefonici e imprese delle installazioni, istituzioni interessate, per affrontare i temi e problemi del settore.
- per dire basta alle gare al massimo ribasso di Telecom che distruggono la rete tradizionale, depauperano un patrimonio di ricerca e professionalità presenti nelle imprese primarie del settore e destrutturano polverizzano le imprese, producendo disoccupazione e ricorso improprio agli ammortizzatori sociali.
per contrastare i tagli occupazionali e del salario che le imprese del settore delle installazioni telefoniche tentano ulteriormente di attuare;
- per chiedere maggiori controlli, da parte dei vari enti preposti, alle imprese e nei cantieri, per garantire sicurezza sul lavoro, piena legalità nelle attività, nell'applicazione delle norme contrattuali e contributive. Basta ignorare l'evidenza.
- per chiedere all'Autorità garante delle comunicazioni e al Governo di garantire un pari accesso al servizio a tutti i cittadini, riducendo il digital divide nel paese; chiediamo di rendere spendibile il canone di circa 6 miliardi pagato dagli abbonati a Telecom per la manutenzione, sviluppo della rete e utilizzato in larga parte, per pagare i dividendi agli azionisti, ridurre il debito, frutto anche di vere e proprie scorribande nella gestione.
CONTINUA LA MOBILITAZIONE DEL SETTORE DECISE DALL'ASSEMBLEA NAZIONALE
A SOSTEGNO DEI PUNTI RIASSUNTI NEL DOCUMENTO DEL 22 SETTEMBRE 2009

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