martedì 1 dicembre 2009

1° dicembre sciopero dei lavoratori Multivendor Service contro i 31 licenziamenti

Multivendor Service. Roberta Turi (Fiom Roma) “Domani 1° dicembre indette ulteriori 4 ore di sciopero con presidio davanti alla sede di Ibm, contro le chiusura della sede romana e i licenziamenti.” I lavoratori: “Non siamo rifiuti da smaltire”

“La Fiom Cgil di Roma Sud ha proclamato per il primo dicembre un nuovo sciopero di 4 ore dei lavoratori Multivendor Service, con presidio davanti alla sede IBM di Roma in via Sciangai, a partire dalle 8. I lavoratori porteranno al presidio uno striscione con la scritta IBM: non siamo rifiuti da smaltire e sacchetti di immondizia con il loro vecchio numero di matricola Ibm.”

“La ragione di quest'iniziativa è dovuta alla decisione dell'azienda di licenziare tutti i 31 lavoratori e di chiudere la sede di Roma. A luglio la Multivendor aveva aperto sulle sedi di Roma e Milano una procedura di cassa integrazione straordinaria a zero ore per le maggior parte dei 55 dipendenti, a fine ottobre è arrivata la comunicazione della decisione di chiudere la sede di Roma”.

“La Multivendor Service, azienda di servizi informatici, è stata di proprietà dell'Ibm fino a poco tempo fa, ma non ha mai smesso di lavorare quasi esclusivamente sulle commesse della multinazionale. Da quando, nell'aprile scorso, la Bartolini Progetti ha acquistato l'azienda, le cose hanno cominciato a precipitare. L'Ibm, infatti, ha cominciato a trasferire i suoi contratti a un'altra società, gestita da ex manager Ibm; tale società sta facendo da giorni, mentre si stanno licenziando i lavoratori della Multivendor Service, decine di colloqui per poter gestire commesse importanti come quelle con il Ministero degli Interni, la Guardia di Finanza, il Ministero Affari Esteri, con lavoratori precari e malpagati.”

“Chiediamo all'azienda di ritirare i licenziamenti e di trovare con il sindacato delle soluzioni condivise che consentano il mantenimento della sede di Roma. Il 4 dicembre è previsto l'incontro con il Ministero dello Sviluppo Economico al quale chiederemo di intervenire per impedire il licenziamento di lavoratori con competenze qualificate che da anni lavorano con professionalità su attività così importanti per il paese.”



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