- per la spendibilità immediata del miliardo di euro, programmato per lo sviluppo della banda larga di nuova generazione, investimento che produce vari effetti benefici, compreso la creazione di 50.000 posti di lavoro come stimato dalle fonti del governo.
- per la convocazione di un tavolo di confronto presso la Presidenza del Consiglio con tutti i soggetti: sindacati dei lavoratori, gestori telefonici e imprese delle installazioni, istituzioni interessate, per affrontare i temi e problemi del settore.
- per dire basta alle gare al massimo ribasso di Telecom che distruggono la rete tradizionale, depauperano un patrimonio di ricerca e professionalità presenti nelle imprese primarie del settore e destrutturano polverizzano le imprese, producendo disoccupazione e ricorso improprio agli ammortizzatori sociali.
per contrastare i tagli occupazionali e del salario che le imprese del settore delle installazioni telefoniche tentano ulteriormente di attuare;
- per chiedere maggiori controlli, da parte dei vari enti preposti, alle imprese e nei cantieri, per garantire sicurezza sul lavoro, piena legalità nelle attività, nell'applicazione delle norme contrattuali e contributive. Basta ignorare l'evidenza.
- per chiedere all'Autorità garante delle comunicazioni e al Governo di garantire un pari accesso al servizio a tutti i cittadini, riducendo il digital divide nel paese; chiediamo di rendere spendibile il canone di circa 6 miliardi pagato dagli abbonati a Telecom per la manutenzione, sviluppo della rete e utilizzato in larga parte, per pagare i dividendi agli azionisti, ridurre il debito, frutto anche di vere e proprie scorribande nella gestione.
CONTINUA LA MOBILITAZIONE DEL SETTORE DECISE DALL'ASSEMBLEA NAZIONALE
A SOSTEGNO DEI PUNTI RIASSUNTI NEL DOCUMENTO DEL 22 SETTEMBRE 2009
venerdì 18 dicembre 2009
martedì 1 dicembre 2009
1° dicembre sciopero dei lavoratori Multivendor Service contro i 31 licenziamenti
Multivendor Service. Roberta Turi (Fiom Roma) “Domani 1° dicembre indette ulteriori 4 ore di sciopero con presidio davanti alla sede di Ibm, contro le chiusura della sede romana e i licenziamenti.” I lavoratori: “Non siamo rifiuti da smaltire”
“La Fiom Cgil di Roma Sud ha proclamato per il primo dicembre un nuovo sciopero di 4 ore dei lavoratori Multivendor Service, con presidio davanti alla sede IBM di Roma in via Sciangai, a partire dalle 8. I lavoratori porteranno al presidio uno striscione con la scritta IBM: non siamo rifiuti da smaltire e sacchetti di immondizia con il loro vecchio numero di matricola Ibm.”
“La ragione di quest'iniziativa è dovuta alla decisione dell'azienda di licenziare tutti i 31 lavoratori e di chiudere la sede di Roma. A luglio la Multivendor aveva aperto sulle sedi di Roma e Milano una procedura di cassa integrazione straordinaria a zero ore per le maggior parte dei 55 dipendenti, a fine ottobre è arrivata la comunicazione della decisione di chiudere la sede di Roma”.
“La Multivendor Service, azienda di servizi informatici, è stata di proprietà dell'Ibm fino a poco tempo fa, ma non ha mai smesso di lavorare quasi esclusivamente sulle commesse della multinazionale. Da quando, nell'aprile scorso, la Bartolini Progetti ha acquistato l'azienda, le cose hanno cominciato a precipitare. L'Ibm, infatti, ha cominciato a trasferire i suoi contratti a un'altra società, gestita da ex manager Ibm; tale società sta facendo da giorni, mentre si stanno licenziando i lavoratori della Multivendor Service, decine di colloqui per poter gestire commesse importanti come quelle con il Ministero degli Interni, la Guardia di Finanza, il Ministero Affari Esteri, con lavoratori precari e malpagati.”
“Chiediamo all'azienda di ritirare i licenziamenti e di trovare con il sindacato delle soluzioni condivise che consentano il mantenimento della sede di Roma. Il 4 dicembre è previsto l'incontro con il Ministero dello Sviluppo Economico al quale chiederemo di intervenire per impedire il licenziamento di lavoratori con competenze qualificate che da anni lavorano con professionalità su attività così importanti per il paese.”
“La Fiom Cgil di Roma Sud ha proclamato per il primo dicembre un nuovo sciopero di 4 ore dei lavoratori Multivendor Service, con presidio davanti alla sede IBM di Roma in via Sciangai, a partire dalle 8. I lavoratori porteranno al presidio uno striscione con la scritta IBM: non siamo rifiuti da smaltire e sacchetti di immondizia con il loro vecchio numero di matricola Ibm.”
“La ragione di quest'iniziativa è dovuta alla decisione dell'azienda di licenziare tutti i 31 lavoratori e di chiudere la sede di Roma. A luglio la Multivendor aveva aperto sulle sedi di Roma e Milano una procedura di cassa integrazione straordinaria a zero ore per le maggior parte dei 55 dipendenti, a fine ottobre è arrivata la comunicazione della decisione di chiudere la sede di Roma”.
“La Multivendor Service, azienda di servizi informatici, è stata di proprietà dell'Ibm fino a poco tempo fa, ma non ha mai smesso di lavorare quasi esclusivamente sulle commesse della multinazionale. Da quando, nell'aprile scorso, la Bartolini Progetti ha acquistato l'azienda, le cose hanno cominciato a precipitare. L'Ibm, infatti, ha cominciato a trasferire i suoi contratti a un'altra società, gestita da ex manager Ibm; tale società sta facendo da giorni, mentre si stanno licenziando i lavoratori della Multivendor Service, decine di colloqui per poter gestire commesse importanti come quelle con il Ministero degli Interni, la Guardia di Finanza, il Ministero Affari Esteri, con lavoratori precari e malpagati.”
“Chiediamo all'azienda di ritirare i licenziamenti e di trovare con il sindacato delle soluzioni condivise che consentano il mantenimento della sede di Roma. Il 4 dicembre è previsto l'incontro con il Ministero dello Sviluppo Economico al quale chiederemo di intervenire per impedire il licenziamento di lavoratori con competenze qualificate che da anni lavorano con professionalità su attività così importanti per il paese.”
martedì 24 novembre 2009
domenica 18 ottobre 2009
domenica 11 ottobre 2009
Grande partecipazione alla manifestazione romana del 9 ottobre!
La manifestazione dei metalmeccanici della Fiom che si è svolta a Roma il 9 ottobre, ha visto la partecipazione di almeno 40.000 lavoratrici e lavoratori provenienti da Umbria, Marche, Abruzzo, Lazio e Sardegna. L’iniziativa di lotta era stata indetta dalla Fiom-Cgil “per l’occupazione, per il contratto e per la democrazia sindacale”.
La Fiom di Roma Sud ringrazia tutti i delegati e delegati e tutte le lavoratrici e lavoratori che hanno partecipato e hanno consentito un risultato così ampio. Hanno partecipato alla manifestazione anche tantissimi studenti che erano scesi in piazza contro i tagli alla scuola pubblica.
La giornata è stata animata da cinque manifestazioni, quattro delle quali interregionali, cui hanno preso parte, in totale, 250mila persone.
A Milano, i partecipanti alla manifestazione - provenienti da Piemonte, Valle D’Aosta, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia e tre provincie della Liguria - sono stati 100mila.
A Firenze, hanno sfilato per le vie della città 60mila lavoratori, provenienti da Emilia-Romagna, Toscana e dalla provincia di La Spezia.
A Napoli, hanno partecipato alla manifestazione in 50mila, provenienti da Molise, Puglia, Campania, Basilicata e Calabria.
Infine, 10mila sono stati i partecipanti alla manifestazione svoltasi a Palermo.
Altre foto delle manifestazioni che si sono svolte a Roma, Napoli, Milano, Firenze e Palermo sono disponibili sul sito della Fiom Nazionale
La Fiom di Roma Sud ringrazia tutti i delegati e delegati e tutte le lavoratrici e lavoratori che hanno partecipato e hanno consentito un risultato così ampio. Hanno partecipato alla manifestazione anche tantissimi studenti che erano scesi in piazza contro i tagli alla scuola pubblica.
La giornata è stata animata da cinque manifestazioni, quattro delle quali interregionali, cui hanno preso parte, in totale, 250mila persone.
A Milano, i partecipanti alla manifestazione - provenienti da Piemonte, Valle D’Aosta, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia e tre provincie della Liguria - sono stati 100mila.
A Firenze, hanno sfilato per le vie della città 60mila lavoratori, provenienti da Emilia-Romagna, Toscana e dalla provincia di La Spezia.
A Napoli, hanno partecipato alla manifestazione in 50mila, provenienti da Molise, Puglia, Campania, Basilicata e Calabria.
Infine, 10mila sono stati i partecipanti alla manifestazione svoltasi a Palermo.
Altre foto delle manifestazioni che si sono svolte a Roma, Napoli, Milano, Firenze e Palermo sono disponibili sul sito della Fiom Nazionale
giovedì 8 ottobre 2009
Venerdì 9 ottobre sciopero generale di 8 ore dei metalmeccanici della Fiom
VENERDÌ 9 OTTOBRE 2009 Sciopero generale di 8 ore per tutti i metalmeccanici. La mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici è lo strumento necessario PER:
1)impedire la realizzazione di un accordo separato che snatura il ruolo del Ccnl, produce divisione, peggiora le condizioni e i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori;
2)ottenere il blocco dei licenziamenti a difesa dell’occupazione, qualificando ed innovando il nostro sistema industriale, impedendo così che la crisi ricada solo sulla testa delle lavoratrici e dei lavoratori;
3)estendere gli ammortizzatori sociali a tutte le forme di lavoro e realizzare un piano straordinario di formazione professionale e per la sicurezza sul lavoro;
4)sospendere l’applicazione dell’accordo separato sulle regole contrattuali; ottenere un adeguato incremento salariale e richiedere la detassazione degli aumenti del Ccnl;
5)conquistare il diritto democratico per rendere validi gli accordi e le piattaforme solo se approvati tramite referendum dalla maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori interessati
Sappiamo bene che proclamare uno sciopero generale nel pieno di una crisi economica e sociale senza precedenti significa chiedere ai metalmeccanici un grande sacrificio.
Ma piegare la testa, significa solo far passare il disegno di Federmeccanica e del Governo che, attraverso la distruzione del contratto nazionale e del diritto alla contrattazione collettiva, pensano di poter realizzare un doppio obiettivo: oggi far pagare la crisi ai lavoratori con i licenziamenti e le ristrutturazioni e domani, quando la crisi sarà finita, avere mano libera sulla condizione lavorativa
delle persone.
La scelta di Federmeccanica di respingere sia la piattaforma che la proposta alternativa all’accordo separato avanzata dalla Fiom (che unifica la difesa dell’occupazione del contratto tramite il blocco dei licenziamenti e una soluzione transitoria sul salario) è un atto arrogante verso i lavoratori, grave ed irresponsabile.
Per l’insieme di queste ragioni consideriamo necessaria una reazione e una mobilitazione dei metalmeccanici. Mai come in questo momento la difesa del lavoro e dell’occupazione si realizza anche difendendo e rafforzando il Contratto nazionale di lavoro che sancisce diritti e trattamenti uguali per tutte le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici d’Italia.
CORTEO E MANIFESTAZIONE INTERREGIONALE A ROMA
Concentramento alle 9,30 a Piazzale Flaminio e corteo fino alla sede Rai in Viale Mazzini
1)impedire la realizzazione di un accordo separato che snatura il ruolo del Ccnl, produce divisione, peggiora le condizioni e i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori;
2)ottenere il blocco dei licenziamenti a difesa dell’occupazione, qualificando ed innovando il nostro sistema industriale, impedendo così che la crisi ricada solo sulla testa delle lavoratrici e dei lavoratori;
3)estendere gli ammortizzatori sociali a tutte le forme di lavoro e realizzare un piano straordinario di formazione professionale e per la sicurezza sul lavoro;
4)sospendere l’applicazione dell’accordo separato sulle regole contrattuali; ottenere un adeguato incremento salariale e richiedere la detassazione degli aumenti del Ccnl;
5)conquistare il diritto democratico per rendere validi gli accordi e le piattaforme solo se approvati tramite referendum dalla maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori interessati
Sappiamo bene che proclamare uno sciopero generale nel pieno di una crisi economica e sociale senza precedenti significa chiedere ai metalmeccanici un grande sacrificio.
Ma piegare la testa, significa solo far passare il disegno di Federmeccanica e del Governo che, attraverso la distruzione del contratto nazionale e del diritto alla contrattazione collettiva, pensano di poter realizzare un doppio obiettivo: oggi far pagare la crisi ai lavoratori con i licenziamenti e le ristrutturazioni e domani, quando la crisi sarà finita, avere mano libera sulla condizione lavorativa
delle persone.
La scelta di Federmeccanica di respingere sia la piattaforma che la proposta alternativa all’accordo separato avanzata dalla Fiom (che unifica la difesa dell’occupazione del contratto tramite il blocco dei licenziamenti e una soluzione transitoria sul salario) è un atto arrogante verso i lavoratori, grave ed irresponsabile.
Per l’insieme di queste ragioni consideriamo necessaria una reazione e una mobilitazione dei metalmeccanici. Mai come in questo momento la difesa del lavoro e dell’occupazione si realizza anche difendendo e rafforzando il Contratto nazionale di lavoro che sancisce diritti e trattamenti uguali per tutte le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici d’Italia.
CORTEO E MANIFESTAZIONE INTERREGIONALE A ROMA
Concentramento alle 9,30 a Piazzale Flaminio e corteo fino alla sede Rai in Viale Mazzini
domenica 4 ottobre 2009
La Fiom di Roma Sud sul web 2.0!
Da oggi la Fiom di Roma Sud cambia pelle sul web. L'obiettivo è quello di interagire di più con chi ci segue su internet: lavoratori e lavoratrici, iscritti, delegati, simpatizzanti. Cerchiamo di essere al passo con le nuove tecnologie, speriamo di riuscire ad essere sempre più efficaci!
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