venerdì 12 luglio 2013
La Costituzione rientra in fiat
La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima l'esclusione della Fiom-Cgil operata
dalla Direzione aziendale negli stabilimenti Fiat. E’ importante la ragione che la
suprema Corte ha individuato: la partecipazione della Fiom alla trattativa. La verità
ha la testa dura. Tutte le bugie per le quali sarebbe stata la Fiom ad abbandonare la
trattativa sono cancellate.
Questa sentenza, che riporta nelle fabbriche la Costituzione, è fondamentale per
tutti i lavoratori sottoposti alle pressioni e ai ricatti. In questi anni iscritti e delegati
della Fiom-Cgil hanno resistito ed è innanzitutto merito loro, grazie anche alla
riuscita dello sciopero e della manifestazione della sola Fiom-Cgil del 28 giugno, se
oggi è riconosciuto il diritto dei lavoratori a negoziare e contrattare in tutti gli
stabilimenti Fiat.
Libertà conquistata dopo anni di durissima crisi e unilateralismo aziendale. Libertà
per tutti i sindacati di dire di no ai ricatti. Ora la Fiat dismetta una guerra inutile e
dannosa alla democrazia costituzionale del nostro Paese. Applichi le sentenze e non
impedisca alle lavoratrici e ai lavoratori di esser liberi di scegliere il proprio
sindacato, alle delegate e ai delegati il diritto di esserlo e ai sindacati, a partire
dalla Fiom, di esercitare il diritto di assemblea e tutti gli altri diritti sanciti dallo
Statuto dei lavoratori.
E’ ora il tempo che il Parlamento faccia una legge sulla rappresentanza che
garantisca il voto democratico delle lavoratici e dei lavoratori e la rappresentanza
proporzionale fra le organizzazioni sindacali. E’ ora il
tempo che venga abolito l’abominio giuridico
dell’articolo 8 che permette le deroghe ai contratti e
alle leggi.
Chiediamo al Governo di convocare urgentemente un
tavolo nazionale con la presenza della Fiat, per
discutere il piano industriale e gli investimenti utili a
garantire la salvaguardia dell’occupazione in tutti gli
stabilimenti.
3 luglio 2013 FIOM NAZIONALE
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