giovedì 28 novembre 2013

SALVIAMO L'ICT

12 dicembre 2013, sciopero generale di 8 ore TELECOMUNICAZIONI, INSTALLAZIONI TELEFONICHE, INFORMATICA, ELETTRONICA, MICROELETTRONICA L'Italia, rispetto agli obiettivi dell'agenda digitale europea, è fanalino di coda. Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un vero declino delle telecomunicazioni italiane ed europee: - La maggioranza relativa del principale gruppo italiano di telecomunicazioni, Telecom Italia, è oggi in mani spagnole. Telefonica ha 45 miliardi di debiti finanziari, addirittura più di Telecom Italia che ne ha 28. - La Alcatel Lucent oggi propone un piano di tagli, lo shift plan, che prevederebbe il licenziamento di 15.000 addetti, circa 600 in Italia. - La Nokia Solution Networks ha visto un mancato accordo sul licenziamento collettivo di 226 lavoratori. - L'Italtel ha presento un piano di ulteriori esuberi per il 2014. - Le installazioni telefoniche sono in una crisi profonda a causa del continuo abbattimento dei prezzi nel settore e al meccanismo infernale delle gare al massimo ribasso e dei cambi appalto senza clausola sociale. Nel settore dell’informatica i problemi sono: - scarsità di investimenti; - gare al massimo ribasso e cambi d’appalto; - ritardo nei pagamenti da parte della pubblica amministrazione. Anche per l'elettronica e la microelettronica ci sono novità negative. La scorsa settimana il presidente del Consiglio ha annunciato di voler cedere e privatizzare quote di partecipazioni pubbliche di alcune aziende per ridurre il debito pubblico: tra queste anche la St Microelectronics. L'altra grande azienda di microelettronica, la Micron, ha annunciato tagli in tutto il mondo. Nell’elettronica sono in corso pesanti processi di ristrutturazione. CHE FARE DI FRONTE A QUESTO SCENARIO ? La Fiom-Cgil ha indetto una settimana di mobilitazione a dicembre da concludersi a Roma a Palazzo Chigi il 12 dicembre. LA FIOm-CgIL HA DECISO DI mObILITARSI: PER riunificare le lotte in corso in tutto il settore metalmeccanico per la difesa del lavoro; PER il blocco dei licenziamenti; PER una nuova politica industriale e di investimenti anche attraverso l’intervento pubblico nel nostro Paese; CONTRO le privatizzazioni e i piani di cessione per il rifinanziamento ed estensione degli ammortizzatori sociali e dei contratti di solidarietà; A SOSTEGNO della piattaforma del settore ICT Per questi motivi si proclamano otto ore di sciopero per tutto il settore ICT per giovedì 12 dicembre con manifestazione a Roma davanti alla Presidenza del Consiglio dei Ministri

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